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Messaggeria in lingua italianaMelanoflogite - Sicilia

8th May 2012 15:56 UTCMarco Pellecchia

Buonasera a tutti.

Ho per le mani una piastrina di cristalli di zolfo ricoperti da cristallini lucenti e ambrati di quella che secondo il cartellino dovrebbe essere melanoflogite della miniera Giona.

Dico dovrebbe perché, osservando i minuti cristalli allo stereoscopio, non riesco a distinguere alcun "cubetto"; anzi, mi pare ci siano piuttosto delle terminazioni "tipo quarzo".

D'altra parte, se scorro l'elenco delle specie ritrovate nelle solfare nissene e agrigentine, inspiegabilmente del quarzo non c'è neanche l'ombra.

Chris, tu che hai studiato la melanoflogite, e gli amici siciliani: che cosa ne pensate?

Il pezzo che sto osservando è questo qui:


http://www.mindat.org/photo-452904.html


Grazie!


Marco

8th May 2012 20:19 UTCFerdinando Giovine

io penserei più a della aragonite che ha ricoperto una prima generazione di zolfo, ma è solo un'ipotesi

il quarzo non ci può stare in una miniera di zolfo per la genesi stessa dello zolfo e minerali accessori nel bacino evaporitico siciliano

ciao

8th May 2012 21:03 UTCMarco Pellecchia

Ciao Ferdinando e grazie dell'aiuto.

No, non è aragonite.


Magari alcuni cristalli potrebbero essere dei cubi distorti...anche se altri, invece, sembrerebbero proprio dei piccoli quarzi.


Marco

9th May 2012 12:37 UTCChris Mavris Manager

Marco, non ho mai notato del quarzo nei campioni di melanophlogite avente genesi evaporitica. Il quarzo associato a melanophlogite è stato rinvenuto a Mt. Hamilton, vicino New Idria (USA). Li pero' la genesi è idrotermale.

Solitamente la melanophlogite collassa e 'degenera' in una struttura tettosilicatica piu' comune (es. quarzo, appunto, o opale) per la perdita di molecole di idrocarburi o simili presenti nelle gabbie strutturali.


Onestamente, non vedo perchè non potrebbe essere un quarzo di seconda generazione, magari sovraimpostosi dopo il 'collasso' dell'equilibrio chimico che teneva in essere la melanophlogite. Dopotutto, che io ricordi, perfino Von Lasaulx penso' inizialmente che si trattasse di quarzo ps di halite!

9th May 2012 16:15 UTCMarco Pellecchia

Uhm... quindi potrebbe trattarsi di quarzo derivante dal collasso strutturale della melanoflogite.

Mi sa che urgono analisi: che cosa mi consigli? Raman o altro?


Marco

9th May 2012 19:43 UTCFerdinando Giovine

Chris, a mio parere, anche se dovesse collassare cambiarebbe la struttura interna, ma la morfologia esterna dovrebbe rimanere. Se Marco vede delle punte che lui riferisce a quarzo, almeno questo si capisce dal suo post, poichè il quarzo è trigonale io andrei su un minerale trigonale possibile per la località ovvero la calcite o, in alternativa, ad un minerale, sempre possibile per la località, che può presentarsi con facce di piramide ovvero l'aragonite. Prima di un'analisi io tenterei una prova di durezza con la punta di un bisturi (durezza 5,5) e con una lampada di wood per vedere se è fluorescente in rosa-lilla per escludere calcite ed aragonite. Io tutto il materiale di melanoflogite proveniente dalla località tipo l'ho sempre visto in tipici cristallini cubici. Per cui se Marco vede cose differenti io cercherei altrove, non escludendo un minerale nuovo per la località.

10th May 2012 09:29 UTCMarco Pellecchia

Ciao Ferdinando.

Le tue considerazioni mi sono molto utili.

Più tardi proverò a vedere se il campione è fluorescente e a saggiarne la durezza.

Da profano, però, non mi sentirei di escludere a priori la presenza di quarzo. Infatti, abbondante materiale siliceo è presente nel tripoli (i gusci delle diatomee sono impregnati di silice) e, durante gli eventi minerogenetici, esso potrebbe essere stato mobilizzato. Chissà...

A presto


Marco

10th May 2012 09:34 UTCMarco Pellecchia

Ciao Matteo.

Grazie della dritta..andrò a vedere anche l'altro post.

Marco

10th May 2012 13:33 UTCChris Mavris Manager

Osservazione giusta, Ferdinando. Effettivamente, posto in questo modo, sarebbe piu' motivata una pseudomorfosi che non una perimorfosi (ipotizzo sia cosi...) di quarzo su melanophlogite.

Quello a cui penso, pero', è la presenza di silice nelle soluzioni evaporitiche (ultimo stadio di cristallizzazione).


In soldoni: la silice è già presente e sappiamo che, grazie a H2S, diventa melanophlogite. Se la silice rimane ma non c'è piu' H2S disponibile (o la sua pressione parziale non è sufficiente) perchè non considerare un 'banale' quarzo come fase plausibile/precipitabile?


Marco, a mio avviso un'indagine spettroscopica (es. RAMAN, ATR) potrebbe essere piu' che chiarificatrice.


Curiosità: hai considerato l'opzione di una melanophlogite di seconda generazione? Solitamente quelle tardive (ma pure) cristallizzano incolori...

10th May 2012 14:03 UTCFerdinando Giovine

Secondo me non c'è abbastanza calore per una precipitazione di quarzo: siamo in un bacino evaporitico non in un'area interessata da fluidi idrotermali. La SiO2 potrebbe, a mio avviso, precipitare come soluzione amorfa (opale?). In fondo la melanoflogite precipita perchè la presenza di composti organici e H2S abbassano il Kps.

Piuttosto, visto che ci troviamo, qualcuno corregge un po' di errori su Giona?

a) Giona era una miniera di zolfo e la dizione nella pagina come anche halite mine andrebbe tolta.

b) Per quanto ne so io Giona era in territorio di Racalmuto prov. di Agrigento e non in provincia di Caltanissetta

vedi carta IGM

http://www.igmi.org/ancient/scheda.php?cod=4039

e

http://rruff.geo.arizona.edu/doclib/hom/melanophlogite.pdf

10th May 2012 14:11 UTCMarco Pellecchia

Sì, il discorso dell'acido solfidrico fila.

Rimane il problema che il quarzo non viene praticamente mai segnalato nelle solfare. A tale proposito ho però trovato un'interessante notizia nella guida dello scorso Bologna Mineral Show. Nell'elenco dei minerali provenienti dalle miniere siciliane, infatti, Renato Pagano inserisce anche il quarzo che, a sua detta, oltre a formare granuli e inclusioni, può presentarsi in incrostazioni microcristalline su altri minerali.

Questo potrebbe essere il mio caso.

Se ciò fosse provato da analisi chimico/fisiche, allora, sarebbero da riconsiderare con attenzione tutti quei campioni nei quali microcristalli trasparenti ricoprono zolfo o altro, che in passato sono stati determinati come melanoflogite, ma che in realtà potrebbero essere semplice quarzo (alcuni esempi sono presenti anche nel database di mindat).


Ciao

Marco

10th May 2012 14:16 UTCMarco Pellecchia

Ops..

io e Ferdinando abbiamo postato quasi contemporaneamente...


M.

10th May 2012 15:30 UTCChris Mavris Manager

Non serve per forza calore per formare quarzo. La genesi idrotermale è un utilissimo catalizzatore, vero. Ma quante volte si rinvengono quarzi nelle bancate di Kaolinite? O venuzze entro rocce sedimentarie? Cito testualmente:


"...meteoric water may have precipitated quartz at temperatures between 15 and 35°C over a period of 180 MA (300-120Ma)." - Hervig et al. (1995)


Cio' che serve, sostanzialmente, sono condizioni al contorno di giusto chimismo e tempo sufficiente per la cristallizzazione. Per cui io credo che il quarzo sui cristalli di melanophlogite possa essere altamente plausibile...


Matteo, grazie delle foto. Peraltro rendono benissimo l'idea di cio' che era esposto a Bologna (slurp!) :)

11th May 2012 07:09 UTCMatteo Chinellato Expert

il campione di Torino, dove avevo segnalato da dopo bologna del problema di Giona, lo si vede ingrandito qui http://www.mindat.org/photo-456993.html

11th May 2012 08:18 UTCFerdinando Giovine

E' vero Chris, non avevo pensato a quarzo in altri tipi di formazioni (1 a 0 per te) però Hervig parla di 150 MA e qui siamo nell'ordine dei 10 MA (pareggio all'ultimo secondo!) :-)

Resto del parere che le soluzioni più semplici siano le migliori. Fino ad analisi contrarie la cosa più probabile è che si tratti di calcite/aragonite incrostante.

Sopra ho scritto una cosa errata: i cristalli non sono cubici, ma pseudocubici. Mi correggo e chiedo scusa.

Problema Giona: Giona era sicuramente in territorio di Racalmuto. Racalmuto non ha cambiato provincia quindi Giona è in provincia di Agrigento e non di Caltanissetta, salvo che non esistano due Giona e chi ha inserito la località non abbia miseidentificato una località con l'altra.

11th May 2012 13:16 UTCMarco Pellecchia

Ragazzi,

è proprio quarzo.

E' vero che non è stato analizzato, ma non credo di essere così rimba da non riconoscere a occhio dei cristallini di quarzo.


Marco

11th May 2012 14:56 UTCChris Mavris Manager

Ferdinando, secondo me 10 MA sono piu' che sufficienti, a temperatura bassa, per la precipitazione di quarzo (chimismo permettendo).


Cito testualmente da Wikipedia (che pero' cita molti testi accreditati):


"In accordo al secondo principio della termodinamica, ogni processo spontaneo comporta un aumento netto dell'entropia all'interno del sistema (o eventualmente nullo), eppure alcune reazioni chimiche risultano spontanee nonostante la diminuzione di entropia: questo fatto non contraddice il secondo principio, infatti perché si realizzi questo tipi di reazioni è necessaria un'elevata diminuzione di entalpia che aumenta notevolmente la temperatura nelle vicinanze, tanto che l'aumento di entropia derivante da questo sbalzo termico compensi (o superi) la riduzione dell'entropia dovuta alla reazione.

Reazioni non spontanee possono comunque avvenire fintantoché non si sia raggiunta una condizione di equilibrio chimico: la costante di equilibrio è, in questi casi, estremamente piccola (es. la dissociazione di cloruro di sodio, NaCl, negli ioni Na+ e Cl- non è spontanea, ma avviene comunque in misura tanto ridotta da considerarsi irrilevante).

Un processo spontaneo non significa necessariamente che sia tanto rapido da poter essere constatato ad occhio nudo: l'ossidazione della carta è sì una reazione spontanea, ma, se non catalizzata, è necessario un tempo molto lungo prima che si possa osservare una patina ingiallita depositarsi sulla superficie della carta. Anche il decadimento del diamante in grafite è un processo spontaneo, ma ha tempi di realizzazione sull'ordine dei milioni di anni."


Il link è:


http://it.wikipedia.org/wiki/Processo_spontaneo


Marco, ti credo sulla parola che è quarzo...so che sai riconoscerlo! :)

13th May 2012 09:36 UTCFerdinando Giovine

Sai perchè non mi convinci? Nessuno studioso antico o moderno ha mai trovato il quarzo nel bacino evaporitico siciliano. Quindi prima le analisi e poi discutiamo di come si possa essere formato :-)

13th May 2012 11:03 UTCMarco E. Ciriotti Manager

Spezia, A. (1892): Sull'origine del solfo nei giacimenti solfiferi della Sicilia. Candeletti, Ed., Torino, 130 pp.


segnala il quarzo a Giona e lo considera comune.



L'informazione poi è stata recentissimamente ripresa e ben documentata in:

- Pagano, R. & Wilson, W.E. (2012): The Sulphur Mines of Sicily. Mineralogical Record, 43, 161-206.


Anche l'opale è presente in quasi tutte le miniere di zolfo della Sicilia in forma di incrostazioni e stalattiti (stessa referenza di cui sopra).

13th May 2012 12:24 UTCChris Mavris Manager

Grazie Marco C. Direi che il cerchio è chiuso :)

13th May 2012 20:13 UTCFerdinando Giovine

Sullo Spezia vado a memoria, ma se mi date il tempo di una ricerca bibliografica potrò essere più preciso. Sia Friedel che Bombicci contestarono molte delle cose scritte dallo Spezia. Addirittura Friedel visitò la miniera di Giona per verificare le affermazioni dello Spezia.

Il lavoro di Pagano non lo conosco. Ha documentato nuovo materiale (stiamo parlando di quarzo, l'opale è notorio che è presente) o ha solo riportato le affermazioni di Spezia?

13th May 2012 20:39 UTCMarco E. Ciriotti Manager

Sì, Pagano & Wilson (2012) documentano nuovo materiale presente in musei e collezioni private.

14th May 2012 05:37 UTCFerdinando Giovine

Si può avere una copia?

15th May 2012 20:06 UTCMatteo Chinellato Expert

Mineralogical Record?

18th May 2012 18:01 UTCMarco Pellecchia

Questo pomeriggio sono stato ospite di Danilo Bersani, presso l'Università di Parma.

Abbiamo fatto tre analisi Raman del mio campione che è risultato essere quarzo, come già morfologicamente sembrava.

Di melanoflogite neanche una traccia, neppure al contatto con lo zolfo sottostante.

Confermo quindi la presenza di quarzo microcristallino, che ricopre cristalli di zolfo, nella miniera di Giona.



Ciao


Marco

19th May 2012 06:56 UTCFerdinando Giovine

Bene! Notizia interessante.

19th May 2012 09:28 UTCMarco E. Ciriotti Manager

Benissimo. Mi evita la scansione di più di 40 pagine!

19th May 2012 12:20 UTCFerdinando Giovine

La lettura di ulteriori informazioni sarebbe comunque auspicabile. Le conoscenze si arricchiscono attraverso tutte le informazioni disponibili. Io non ne sono mai sazio.

22nd May 2012 17:33 UTCChris Mavris Manager

Ottimo!

20th Jun 2012 17:18 UTCFerdinando Giovine

E' passato un po' di tempo. Spero sempre di poter leggere l'articolo. Grazie
 
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